Il tritaghiaccio è, ahimè, un prodotto molto sottovalutato. Senza apposite informazioni, infatti, gli utenti si affidano spesso ai più classici e tradizionali minipimer e frullatori. Spesso, soprattutto i primi, non possono però nemmeno minimamente avvicinarsi alle prestazioni e alla potenza che un tritaghiaccio garantisce.
Certo, non tutti i tritaghiaccio sono uguali, ma come vedremo esistono delle specifiche categorie e tipologie che sono pensate appositamente per essere così potenti da trasformarsi in una sorta di tritatutto: la potenza, infatti, è un parametro decisamente importante per la riuscita di qualsiasi prodotto.
In questa guida andremo a valutare la potenza dei tritaghiaccio più interessante sul mercato, valuteremo i modelli che più si adattano alle esigenze di ognuno e daremo un’occhiata anche alle caratteristiche più specifiche.
Quali modelli di tritaghiaccio esistono?
La prima cosa da chiarire riguarda ovviamente la tipologia di tritaghiaccio che ci interessa se parliamo di potenza. Esistono infatti tre tipologie principali di tritaghiaccio: esistono modelli manuali, elettrici e semi manuali. I tritaghiaccio manuali si servono della forza umana, dato che hanno una semplice manovella che va ruotata per tritare il ghiaccio. I modelli semi manuali, invece, sono una terza via che si inserisce fra i manuali e gli elettrici: questi modelli sono forniti sia di manovella (quindi di manualità), sia di pulsante elettrico (e quindi di motore)
Tipologie di motore e potenza
Entriamo ora in un ambito sconosciuto ai più, un tema fondamentale per il nostro discorso proprio perché nella maggior parte dei casi non si ha coscienza di ciò che si va ad acquistare. Per parlare di potenza, come dicevamo sopra, non possiamo evitare un discorso più ampio che riguardi il motore. Sì, perché non tutti i motori sono uguali e, in base alle loro caratteristiche, il tritaghiaccio di riferimento sarà più o meno potente e performante.
Il motore Cc è un motore che letteralmente è a “corrente continua” e viene montato perlopiù su tutti quei modelli più comuni, sempre elettrici ma decisamente più casalinghi. Il loro limite è palesemente riferito all’utilizzo: un motore di questo tipo, infatti, non può andar bene per modelli di tritaghiaccio ad uso intensivo perché rischierebbe troppo facilmente di surriscaldarsi e rompersi. I modelli che utilizzano questo motore sono decisamente più adatti ad un uso meno massiccio e più discontinuo.
Il motore Ac, invece, è definito “a corrente alternata” e ciò significa che garantisce una mole di lavoro molto imponente. Non a caso, infatti, lo troviamo in tutti i modelli di tritaghiaccio più performanti e professionali. Sono motori che non hanno bisogno di “riposare” e possono tranquillamente gestire enormi carichi di lavoro senza surriscaldarsi.
A chi serve un tritaghiaccio potente?
Non tutti i modelli potenti, come forse si è intuito prima, sono adatti a tutte le esigenze. È chiaro quindi che la scelta di un tritaghiaccio più o meno potente dipende in toto da quello di cui necessitate.
Un tritaghiaccio con motore Ac, quindi molto potente e resistente, è adatto ai professionisti, ai barman e a tutti gli esperti in cucina. È adatto insomma ad un uso massiccio ed industriale.
Un tritaghiaccio con motore Cc, al contrario, potrebbe essere scelto da tutti coloro che lo usano in maniera sporadica, magari per fare una granita ogni tanto ma niente di più. Questa distinzione è molto importante, dato anche il prezzo.
Prezzi
In questa direzione, il prezzo varia moltissimo per i tritaghiaccio, soprattutto se parliamo di potenza. Partiamo col dire che i tritaghiaccio elettrici, in generale, costano di più degli altri modelli (com’è ovvio che sia).
Quindi state bene attenti a cosa scegliete e pensate sempre alle vostre esigenze effettive: comprare un tritaghiaccio super potente per un utilizzo sporadico, potrebbe non avere molto senso.