Parlando di tritaghiaccio, molti strabuzzano gli occhi: a che servirà mai? È davvero così importante e fondamentale nella cucina di ognuno? Sebbene sia spesso sottovalutato e sia visto come una specie di accessorio poco funzionale, il tritaghiaccio si rivela invece sempre importante dati i tanti possibili utilizzi del ghiaccio tritato in cucina.
Come si può ben immaginare, però, non tutti i tritaghiaccio sono uguali, esistono tanti prodotti e tutti con caratteristiche, funzioni e utilizzi differenti. In particolare a noi interessa una specifica categoria di tritaghiaccio, ovvero quella che ha la colonna regolabile, ma non solo: per regolabile, infatti, si intendono molte cose.
Andiamo a vedere insieme le caratteristiche di questi apparecchi e a definire al meglio i consigli pratici per l’acquisto.
Cosa si intende per “regolabile”?
È importante partire da un punto che credo sia fondamentale: cosa vuol dire regolabile? Quando si sente questa parola si pensa sostanzialmente al corpo e alle misure del prodotto. Un apparecchio regolabile è quindi qualcosa che può essere ingrandito o rimpicciolito a piacimento, diventando quindi regolabile.
In molti casi è vero, ma non è sempre e solo questo il punto. Per tritaghiaccio regolabile, infatti, si intende non solo un elettrodomestico che dà la possibilità all’utente di alzare o abbassare la colonna (sulla quale spesso si muovono il motore e le lame). L’idea di “regolabile” riguarda infatti non soltanto le dimensioni stesse, ma anche le lame e la velocità.
Per riassumere, in altre parole, è bene che abbiate in mente che l’idea di regolabile in un tritaghiaccio riguarda sia la colonna, sia le lame, sia la velocità.
Un apparecchio per ogni esigenza: cosa valutare prima dell’acquisto
La prima cosa da fare, nel momento in cui pensate di aver bisogno di un tritaghiaccio (a prescindere dal suo essere più o meno regolabile), è chiedersi se ne avete davvero bisogno: a cosa pensate vi possa servire? Per quanto possa sembrare una cosa sciocca o superflua, la risposta a questa domanda è fondamentale perché vi guiderà nella scelta.
Se intendiamo il concetto di regolabile come una specie di accessorio, allora è bene che sappiate non tutti posseggono qualità regolabili: né la colonna, né le lame, né la velocità. Soltanto i modelli elettrici, infatti, riescono a soddisfare questo tipo di impostazioni e i motivi sono diversi.
Innanzitutto i modelli elettrici sono molto spesso modelli professionali o semi professionali e quindi devono garantire un buon margine di manovra all’utente: chi acquista un modello di questo tipo, spesso lo fa per un utilizzo continuativo e ha bisogno di un apparecchio che produca molto ghiaccio, e che gli dia sempre una scelta sul da farsi.
Ecco, in questo senso il criterio principale nella scelta di un tritaghiaccio regolabile è strettamente legato alla tipologia stessa del modello: qualora vogliate un prodotto regolabile da tutti i punti di vista, andrete sempre verso i tritaghiaccio elettrici (con relative conseguenze di costo).
Manuali, elettrici o ibridi?
Dopo aver chiuso la parentesi sull’idea di regolabile, vanno dette due parole più specifiche sui modelli di tritaghiaccio. Tra manuali, elettrici e ibridi qual è la scelta migliore? Quali sono i vantaggi e gli svantaggi di ognuno di loro?
Lo svantaggio grande dei modelli elettrici sta nella comodità e nel peso: sono tritaghiaccio decisamente poco trasportabili, sono molto pesanti e difficilmente vengono acquistati per essere sballottati qua e là. Di contro, i modelli manuali sono molto leggeri (sono costruiti in plastica) e di piccole dimensioni.
Un altro punto importante, per concludere, riguarda la quantità di prodotto finale: se un modello elettrico può spesso garantire alte quantità di ghiaccio tritato, lo stesso non si può dire dei modelli manuali e semi manuali. Questi ultimi infatti sono pensati per un uso meno frequente e “stressante”, ed è per questo che vengono definiti come apparecchi più casalinghi.