Non tutti gli appassionati di cucina sono appassionati di cocktail e dessert. Spesso, infatti, le cose non vanno di pari passo, soprattutto se pensiamo al fatto che i cocktail vengono visti sempre come qualcosa di estraneo all’arte culinaria, in un certo senso.
Invece, per molti, la buona riuscita di un cocktail è importante quanto un primo o un secondo. Per questo, però, si ha bisogno di accessori da cucina ed elettrodomestici adatti: vi sto parlando del tritaghiaccio, elemento essenziale per la buona riuscita di un cocktail, ma non solo.
In questa guida parleremo dei tritaghiaccio elettrici in particolare, analizzandone i punti di forza e i punti deboli rispetto agli altri modelli in commercio.
Tritaghiaccio: quali tipologie esistono?
Il mondo degli elettrodomestici è variegato e stracolmo di scelta. Di conseguenza è ovvio che anche la particolare categoria dei tritaghiaccio sia altrettanto piena di possibilità. Innanzitutto bisogna sfatare il mito dell’esistenza di una sola tipologia di tritaghiaccio, ovvero quella elettrica. Prima di passare ad analizzare quest’ultima, è necessario fornire una breve panoramica sugli altri due modelli esistenti (solo così conoscerete tutti i parametri che possono tornarvi utili durante la vostra scelta).
I tritaghiaccio manuali, a differenza degli altri, sono oggetti che, come suggerisce il nome, non hanno bisogno dell’aiuto dell’energia elettrica. Sfruttano, bensì, la forza umana (e quindi manuale). Questi tritaghiaccio sono forniti di una manovella o una manopola che ha bisogno di essere azionata manualmente, appunto, per poter tritare il ghiaccio.
I tritaghiaccio semi manuali, invece, si pongono come via di mezzo tra i modelli manuali e quelli interamente elettrici. A seconda delle necessità e delle esigenze, i tritaghiaccio semi manuali potranno usare l’energia elettrica a disposizione o la manualità dell’utente: insomma, sono oggetti che permettono l’utilizzo di tutte e due le tecnologie.
Tritaghiaccio elettrico: pro
Se parliamo dei punti di forza di un tritaghiaccio elettrico, va detto che sono moltissimi. Partiamo dalla sua struttura: un tritaghiaccio elettrico è composto da tre parti. La parte superiore nasconde le lame, la parte inferiore nasconde il motore e poi c’è una terza componente, che è il contenitore in cui finirà il ghiaccio tritato.
La prima cosa da dire è che i tritaghiaccio professionali o semi professionali sono sempre elettrici: non troverete mai, in sostanza, un tritaghiaccio professionale che non abbia bisogno della corrente, dato che solo grazie ad essa l’elettrodomestico riesce a garantire enormi quantità di ghiaccio tritato per le esigenze più stringenti. Questo è il primo vantaggio: la produttività molto elevata, che deriva dal fatto che questi modelli sono muniti di un motore solitamente potente (per i modelli più casalinghi, parliamo almeno di 300 watt). Non tutti i tritaghiaccio elettrici sono professionali, è chiaro: ne esistono molti che sono casalinghi e più basici, ma comunque garantiscono prestazioni eccellenti.
Il terzo vantaggio, in ordine, riguarda lo sforzo e la fatica: molto banalmente, grazie all’elettricità non farete alcuna fatica per ottenere del ghiaccio tritato (cosa decisamente non da poco). Basterà quindi attaccare l’elettrodomestico alla corrente e azionare il pulsante d’avvio.
Tritaghiaccio elettrico: contro
Finora abbiamo messo in luce gli enormi vantaggi di questi prodotti, sempre più sofisticati e all’avanguardia. Eppure, come accade in tutto ciò che riguarda oggetti elettrici ed elettronici, anche in questo caso ci sono dei difetti o, se vogliamo, più propriamente dei limiti.
Innanzitutto bisogna parlare dei consumi: è ovvio che un modello elettrico di tritaghiaccio, avendo la necessità della corrente, avrà anche dei consumi correlati. Al di là delle argomentazioni sull’impatto ambientale (che sono importanti e chiare a tutti), ci sono delle più veniali motivazioni economiche: un tritaghiaccio elettrico consuma in base al suo motore e la sua potenza. Quindi più sarà potente e più consumerà energia, e quindi pagherete bollette più salate. Questo è un primo fatto e non si scappa.
In secondo luogo è molto importante la questione riguardo la comodità dell’oggetto in sé. A prescindere dal professionale e non professionale, in genere questi prodotti non sono né pensati né progettati per spostarsi molto. Sono oggetti pesanti, grandi e ingombranti, che una volta trovata la posizione non devono essere mossi. Certo, esistono modelli elettrici più contenuti e piccoli, ma sono anche molto meno performanti da molti punti di vista.