Se siete alla ricerca di un tritaghiaccio per ricette sfiziose, granite, gelati, ma anche bevande, tè e cocktail, saprete sicuramente che non esiste un modello standard e migliore in assoluto. Altrettanto sicuramente saprete che esistono anche tritaghiaccio che garantiscono una resa di buon livello pur non sfruttando l’energia elettrica.
Se non volete buttarvi su modelli pesanti, ingombranti e magari troppo pretenziosi, quello che vi ci vuole è un tritaghiaccio manuale.
È di tritaghiaccio manuali, infatti, che ci occuperemo in questa guida. Le differenze con i modelli elettrici e semi manuali non sono di poco conto e qui vedremo i loro pro, i loro contro, i possibili utilizzi e le varianti sul mercato.
Tritaghiaccio manuali: cosa sono?
Può sembrare un’ovvietà da dire, ma i tritaghiaccio manuali non si servono affatto della corrente elettrica. Non è una banalità perché esistono anche modelli ibridi, detti “semi manuali”, che si servono sia dell’elettricità che della manualità. Questi prodotti, infatti, hanno in dotazione sia una manovella che il motore, così da far scegliere all’utente il tipo di utilizzo che preferisce (se il ghiaccio da tritare è poco, potrà usare la forza manuale; se il ghiaccio è molto, invece, può servirsi del motore).
Tornando ai nostri puri e semplici modelli manuali, questi sono in tutto e per tutto simili ai modelli elettrici: sono quindi dotati di lame nella parte superiore (la “testa”), di un bocchettone in cui inserire il ghiaccio e di un piccolo contenitore in cui finisce il trito.
Se vogliamo, un tritaghiaccio manuale funziona come una sorta di temperino in cui va inserito l’oggetto da sminuzzare. Solo ruotando un accessorio, in questo caso la manovella, si arriverà al risultato sperato.
Tritaghiaccio manuali: punti di forza
Per analizzare bene i motivi per cui conviene acquistare un tritaghiaccio manuale è bene fare una premessa: ogni modello di questo tipo ha specifiche esigenze. Se siete chef o aspiranti tali, barman professionisti, ecc., sappiate che questi tritaghiaccio sono modelli spesso non professionali, bensì sono prodotti casalinghi che fanno di questa caratteristica il loro punto di forza.
Il secondo vantaggio, che è davvero un grande vantaggio ovviamente, riguarda il prezzo: se dovessimo fare una media o una stima sui costi dei modelli manuali, potremmo dire che ne esistono alcuni che superano di poco i 50 euro. Quindi risulta chiaro a tutti che il prezzo è molto vantaggioso: in linea di massima spenderete al massimo sui 100 euro, ma mai di più.
Inoltre questi modelli sono semplicissimi da usare per qualsiasi tipo di utente: non c’è bisogno di conoscere la meccanica e quant’altro, basta inserire il ghiaccio e girare. Non hanno bisogno di estrema pulizia delle componenti, dato che si tratta di un semplice contenitore con lame. E, soprattutto, non hanno bisogno di accessori che possono rivelarsi confusionari e complessi: se volete ghiaccio più spesso, basterà girare poco la manovella; per ghiaccio più fino, invece, dovete girare un po’ di più e il gioco è fatto.
Infine vanno dette due parole anche sui consumi. Siccome stiamo parlando di prodotti che funzionano solo grazie all’energia umana, quindi allo sforzo dell’utente che muove la manovella e mette in azione le lame che tritano il ghiaccio, i consumi sono ridotti a zero. Non vedrete nemmeno un centesimo in più nella bolletta elettrica e, cosa non secondaria, farete anche del bene all’ambiente.
Tritaghiaccio manuali: punti deboli
Per quanto riguarda i punti deboli, anche questi modelli non ne sono immuni. Se guardiamo ai vantaggi, scorgiamo già qualche punto debole intrinseco.
Un altro grande svantaggio per alcuni può essere proprio il fatto che siano modelli manuali. Ciò implica ovviamente uno sforzo notevole in più per chi lo utilizza, mentre i modelli elettrici vi garantiscono il risultato senza alcun tipo di fatica.
Infine direi che, essendo modelli meno performanti, è ovvio che la produzione di ghiaccio tritato è inferiore rispetto ai prodotti elettrici. In termini di quantità, avrete sicuramente minor ghiaccio tritato; in termini di qualità, la forza umana non è di certo paragonabile a quella di un motore elettrico.